Smettere di fumare è possibile? Un aiuto lo possono dare i farmaci
Il fumo è responsabile di un maggior numero di decessi di quelli provocati da alcool, droghe, AIDS, incidenti stradali omicidi e suicidi messi tutti insieme. L’OMS stima che il tabacco uccida ogni anno circa 6 milioni di persone e che chi fuma vive in media 14 anni di meno della media dei non fumatori ed in condizioni di salute più precarie.
I polmoni sono quelli che subiscono i danni maggiori ma il fumo provoca danni a tutti gli organi e anche la bocca evidenzia grossi problemi
Il dentista è forse uno dei primi operatori sanitari a notare i danni derivati dal fumo, quelli più facilmente evidenti, quelli che il paziente stesso può riconoscere.
Il fumo causa macchie e colorazione dei denti, delle protesi e delle otturazioni.
Aumenta la formazione del tartaro. Il fumo di sigaretta riduce l’ossigenazione nelle gengive, favorendo l’insorgere di gravi forme di parodontite cui consegue formazioni di tasche gengivali con aumento della mobilità dentale e perdita dei denti a volte anche in presenza di un'ottima igiene orale. Le difese antibatteriche sono così danneggiate dal fumo che è sufficiente anche una scarsa presenza di batteri patogeni per consentire la prosecuzione della malattia parodontale
Purtroppo smettere di fumare non è così semplice anche se secondo Mark Twain era la cosa più facile al mondo visto che lui aveva smesso di fumare migliaia di volte. Ma scherzi a parte la prima cosa necessaria per smettere di fumare è la forza di volontà che purtroppo da sola non basta. Solo tre persone su cento smettono di fumare in questa maniera. Per gli altri novantasette servono degli altri aiuti. Ci sono decine di libri con consigli più o meno validi ma il percorso migliore da fare se la propria forza di volontà non è sufficiente è rivolgersi ai centri anti fumo che oltre a terapie di gruppo o counseling individuale possono anche somministrare farmaci.
In un primo gruppo si annoverano i sostituti della nicotina: cerotti, gomme da masticare, compresse o inalatori (le “sigarette elettroniche”) il cui scopo è quello di sostituire la nicotina che il fumatore non assume più tramite la sigaretta. L’obiettivo è quello di attenuare i disturbi dovuti all’astinenza da nicotina e alla gestualità del fumare.
Alcuni studi indicano che l’utilizzo di questi prodotti può aumentare del 50-70% la probabilità di successo.
Un altro farmaco è il bupropione un antidepressivo che con un meccanismo di azione non conosciuto toglie ai pazienti il desiderio di fumare. Si ricorda che il bupropione è un farmaco che può comportare degli effetti collaterali e pertanto è rilasciato solo dietro prescrizione medica e il trattamento deve svolgersi sotto un controllo medico appropriato.
Un altro gruppo di farmaci sono gli antagonisti parziali dei recettori nicotinici. Lavareniclina e la Citisina (quest'ultima solo in forma galenica) entrambi i farmaci stimolano parzialmente i recettori nicotinici dando quindi una sensazione simile alla sigaretta ma nello stesso tempo li bloccano per cui se si fuma non si riceve nessun piacere aggiuntivo.
Per il successo della terapia è bene ricordare che è sempre necessaria la volontà del paziente e la consapevolezza che il farmaco è un aiuto, non la soluzione finale.
Se avete domande o richieste particolari potete telefonare al Centro Dentistico Rosaspina situato a Pontassieve (FI) in via P. Palagi, 98 Tel 0558314601. Oppure potete compilare il form qui accanto. Sarete ricontattati al più presto.
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